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Gli interblocchi

Applicazioni degli interblocchi

ESP: manutenzione in sicurezza con gli interblocchi meccanici

Le centrali termoelettriche sono dotate di precipitatori elettrostatici (ESP) che richiedono una continua manutenzione.

Per consentire la manutenzione in sicurezza di questi precipitatori si utilizza un interblocco a 2 chiavi.

Per eseguire la manutenzione devo:

  1. interrompere l’alimentazione estraendo dal sezionatore la Chiave 1
  2. inserire la Chiave 1 nell’interruttore di messa a terra per estrarre la Chiave 2
  3. usare la Chiave 2 per accedere alla zona di manutenzione in sicurezza

Finché sono nella zona di manutenzione la corrente non può essere riattivata.

Al termine della manutenzione procederò con il percorso inverso obbligato.


Sicurezza linee di alimentazione : evitare il parallelo tra più linee

Gli interblocchi sono utilizzati per evitare la messa in parallelo dei congiuntori degli impianti elettrici.

I congiuntori permettono di gestire una linea a valle tramite una linea a monte, che non è la sua originaria e se vengono messi in parallelo possono provocare un’esplosione.

Per evitare che i congiuntori siano messi in parallelo si utilizza un interblocco a più chiavi. Nel caso di due congiuntori dovrò fare in modo che la chiave che sblocca il congiuntore arrivi da una delle due linee così che una delle due sia aperta (senza alimentazione). Entrambe le chiavi delle linee possono sbloccare la chiave del congiuntore e non possono essere estratte entrambe poiché le linee non possono rimanere aperte contemporanemente.


Sicurezza del gruppo elettrogeno: evitare di accenderlo per sbaglio

Per impedire che un gruppo elettrogeno sia acceso per errore dobbiamo usare uno scambiatore di chiavi.

Lo scambiatore trattiene la chiave del gruppo elettrogeno bloccata e per liberarla devo togliere l’alimentazione da tutte le linee principali liberare le loro chiavi e inserirle nello scambiatore.


Prevedere l’avvio ritardato con gli interblocchi meccanici

Molti impianti hanno una certa inerzia e quando vengono spenti richiedono tempo per fermarsi completamente, quindi il rischio è che il manutentore che ha appena spento un mixer od un ventilatore acceda alla zona quando il macchinario è ancora in movimento.

Per evitare questo si utilizzano i blocco-manovra: liberando la chiave 1 tolgo l’alimentazione dal macchinario, un sensore di fine corsa fa poi partire un timer collegato ad un controllo elettromeccanico che trattiene la chiave 2 che mi serve per accedere all’area di manutenzione. Una volta trascorso il tempo impostato la chiave 2 viene sbloccata si accende un segnalatore e si può accedere all’area in sicurezza.


Commutatore Controllato da un Solenoide

Si tratta di un commutatore a chiave, quindi prima di tutto è presente una codifica.

Con questo commutatore non è possibile commutare in qualunque momento della giornata, inoltre non può farlo chiunque, può essere fatto solo sotto certe condizioni specifiche. Commutare significa passare da 0 a 1, aprire o chiudere un contatto elettrico.

Inoltre, essendo controllato e vincolato da un elettromagnete, non basta inserire una chiave, la quale verrà a monte da un processo d’isolamento e di controllo della fonte di pericolo, ma devo avere anche il consenso elettrico, il quale verrà dato un processo controllato elettricamente o da una cabina di controllo. Quando avrò sia la chiave che il consenso potrò commutare. Ovviamente c’è flessibilità, posso avere il controllo elettrico alla commutazione da 0 a 1 piuttosto che da 1 a 0 a seconda della necessità, a volte in entrambi i casi. A volte è presente un pulsante il quale segnala lo stato in cui ti trovi.

In questo modo è un contatore evoluto nel controllo del processo a cui è collegato.

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